Da sempre, e ancor più negli ultimi tempi, con la quotazione dell’oro che ha raggiunto livelli stellari, la crescente tendenza a utilizzare tecniche di placcatura in oro nella gioielleria riflette il desiderio di unire il lusso all’accessibilità. Questa richiesta ha spinto designer ed artigiani a optare per soluzioni più sostenibili economicamente, come la creazione di gioielli in argento placcato in oro. Questa scelta permette di godere del fascino e dell’eleganza di un gioiello che pur non essendo in oro puro, rimane raffinato ed unico, soddisfacendo una platea più ampia e variegata. Esistono diverse modalità di placcatura e doratura che variano per tecnica, durata e qualità. Approfondiamo i dettagli e le differenze principali.
PLACCATURA IN ORO: COSA SIGNIFICA?
La “placcatura in oro” consiste nel rivestire un metallo base, che può essere, argento, ottone, rame o acciaio con un sottile strato di oro. Lo strato di oro, come spessore può variare, determinando così la qualità ma anche la durata del rivestimento. I metalli più o meno nobili hanno una resistenza e durevolezza diversi, e l’oro ne migliora entrambi gli aspetti. In genere sui gioielli placcati in oro per lo più si utilizza oro 18 carati ( che significa 75% oro puro). Ti consiglio di approfondire le diverse carature dell’oro su uno dei precedenti articoli L’inestimabile Fascino dei Metalli Preziosi: gioielli artigianali di lusso.
Origini della placcatura
Le prime tracce dell’uso della placcatura in oro risalgono a migliaia di anni fa, quando gli artigiani cercavano metodi per decorare oggetti e gioielli in modo lussuoso, utilizzando quantità ridotte di oro. Nelle civiltà antiche, come quella egizia, si utilizzavano tecniche rudimentali di doratura, che prevedevano l’applicazione di foglie d’oro sottilissime su statue, ornamenti e gioielli. Questi procedimenti erano estremamente laboriosi, eseguiti interamente a mano, e spesso associati a rituali religiosi o simboli di status. Gli Egizi, per esempio, impiegavano la doratura per decorare sarcofagi, gioielli e oggetti sacri, conferendo loro un’aura divina.
Anche i Romani adottarono tecniche di placcatura, perfezionando l’applicazione dell’oro su utensili e monili. Tra i metodi più diffusi vi era l’uso di amalgami di mercurio e oro, un procedimento complesso che permetteva di creare strati d’oro durevoli, benché tossico per gli artigiani. L’oro era simbolo di potere e prestigio, e la sua lavorazione richiedeva un alto livello di maestria, rendendo i prodotti placcati accessibili solo alle classi più abbienti.
Evoluzione nel tempo
Con il passare dei secoli, le tecniche di placcatura in oro si sono evolute grazie ai progressi scientifici e tecnologici. Durante il Rinascimento, l’arte della doratura con foglia d’oro raggiunse il suo apice, grazie alla diffusione di nuove conoscenze artigianali e all’uso di strumenti più avanzati. Questo periodo vide l’utilizzo della doratura su gioielli, ma anche su oggetti decorativi come cornici, mobili e icone religiose.
Un momento cruciale nella storia della placcatura arrivò nel XIX secolo, con l’introduzione del processo di galvanizzazione. Sviluppata tra il 1830 e il 1840, questa tecnica elettrochimica rivoluzionò il modo di placcare i metalli, rendendo il procedimento più veloce, preciso e accessibile. La galvanizzazione consentì di applicare strati uniformi di oro su una varietà di metalli base, inaugurando una nuova era nella produzione di gioielli. Con questa innovazione, la placcatura divenne popolare anche tra le classi medie, rendendo il lusso dell’oro un sogno alla portata di molti.
TECNICHE DI PLACCATURA
GALVANIZZAZIONE
La galvanizzazione per i gioielli, è stata introdotta nel XIX secolo. Il processo di elettro placcatura ( alla base della galvanizzazione di cui parliamo oggi) venne sviluppato tra il 1830 ed il 1840 in seguito alle scoperte elettrochimiche. La galvanizzazione, o doratura galvanica, è un processo elettrochimico dove uno strato di oro viene depositato su un metallo di base, utilizzando la corrente elettrica. Si immerge il gioiello in una soluzione che contiene ioni d’oro. Si procede applicando corrente elettrica, in questo modo gli ioni d’oro vanno a depositarsi in modo uniforme sulla superficie del metallo. Il risultato sarà un rivestimento uniforme e lucente. Le placcature in oro vanno da 0,18 micron (millesimi di millimetri) fino a 25 micron. La qualità della placcatura dipende dallo spessore dello strato di oro, determinando la resistenza ai graffi.
LAMINAZIONE IN ORO
La laminazione, nota anche come “gold-filled”, è una tecnica di lavorazione dei metalli preziosi che prevede l’applicazione di una sottile lamina di oro su un metallo base, generalmente argento, ottone o rame. Attraverso calore e pressione questa lamina si lega meccanicamente al metallo sottostante, risultando resistente e duraturo. Si utilizza il termine “gold filled” per regolamentare in molti paesi i prodotti che contengono una quantità significativa di oro rispetto ad altre tecniche di placcatura. In genere per considerare un gioiello ( gold filled) lo strato di oro deve essere almeno il 5% del peso totale del pezzo. Rispetto alla galvanizzazione infatti, lo strato d’oro è più spesso e meno soggetto all’usura.
Un oggetto laminato in oro è spesso contrassegnato dalla sigla GF (Gold-Filled) seguita da informazioni sulla composizione e lo spessore. Ad esempio, la marcatura “1/20 12k GF” indica:
- 1/20: Lo strato d’oro rappresenta 1/20 del peso totale dell’oggetto, ovvero il 5%.
- 12k: L’oro utilizzato ha una purezza di 12 carati (50% oro puro, il resto leghe metalliche).
Queste informazioni sono importanti perché aiutano a identificare la qualità del prodotto e a distinguerlo da altre finiture, come la placcatura (gold-plated), dove lo strato d’oro è spesso molto più sottile.
DORATURA A FOGLIA
L’arte della doratura e decorazione con foglia d’oro deriva da una tradizione molto antica . Esistono diverse tecniche, ma ciò che determina la qualità di una doratura è la conoscenza da parte dell’artigiano e la scelta di una specifica foglia d’oro. Si tratta di un procedimento molto laborioso che prevede l’applicazione di sottilissime lamine d’oro su superfici di vario tipo, inclusi i gioielli. Come avviene il processo di doratura:
Preparazione della superficie
La superficie del gioiello viene pulita e levigata per garantire l’adesione ottimale della foglia d’oro. Ogni piccola imperfezione deve essere levigata, in quanto la foglia d’oro metterà in evidenza le difformità di superficie. La doratura sarà lucida solo se anche il fondo è lucido.
Applicazione del collante Missione
La missione è il collante specifico, studiato appositamente per questo tipo di applicazione. La scelta del tipo di missione dipende dal materiale su cui si intende lavorare Le principali tipologie di missioni sono:
Missione all’acqua: Ideale per superfici a media porosità. È particolarmente indicata per dorature in ambienti interni. Questa missione asciuga rapidamente, permettendo un’applicazione veloce della foglia.
Missione all’alcool: Adatta per superfici lisce e compatte come metallo. Anche questa è consigliata per dorature in interni. Offre un’adesione efficace su materiali non porosi e ha tempi di asciugatura variabili.
Missione a vernice (oleosa): Indicata sia per superfici compatte che porose. È la scelta ideale per dorature in ambienti esterni grazie alla sua maggiore resistenza agli agenti atmosferici. Richiede tempi di asciugatura più lunghi rispetto alle missioni all’acqua o all’alcool, ma offre una finitura più brillante e duratura.



DIFFERENZA TRA DORATURA E PLACCATURA
Per comprendere meglio le differenze tra processo di DORATURA e processo di PLACCATURA è essenziale sapere che, in entrambi i casi si procede con l’applicazione di uno strato d’oro sul metallo di base, ma parliamo di due risultati ben diversi. La doratura consiste nell’applicazione di una lamina sull’oggetto o gioiello in questione. La placcatura, come abbiamo detto avviene attraverso il processo di elettrolisi, dove il gioiello viene immerso in una soluzione che contiene ioni d’oro. Nella placcatura in oro lo spessore deve essere almeno di 3 micron, nella doratura invece lo strato d’oro è più sottile anche sotto il limite di 3 micron, per questo è necessario in questo caso usare oro 24 carati, mentre nella placcatura la caratura può essere anche 14 carati o 18 carati.
Come riconoscere la qualità dei gioielli placcati in oro
Riconoscere la qualità di un gioiello placcato in oro richiede attenzione ai dettagli, conoscenza delle etichette e un occhio attento alle caratteristiche visibili. Ecco alcune linee guida fondamentali per valutare la qualità:
Etichette e marchi
- Sigle distintive: I gioielli di qualità solitamente riportano incisioni o marchi che indicano il tipo di placcatura. Ad esempio, la sigla GP (Gold Plated) indica una placcatura semplice, mentre GF (Gold-Filled) segnala un prodotto con uno strato d’oro significativamente più spesso e duraturo.
- Informazioni sullo spessore: La qualità di un gioiello placcato si misura in micron. Gioielli con uno spessore d’oro di almeno 3 micron sono considerati di buona qualità per l’uso quotidiano. Spessori inferiori possono essere più soggetti a usura.
- Caratura dell’oro: I gioielli placcati indicano spesso la caratura dell’oro utilizzato (es. 14k, 18k, 24k). Più alta è la caratura, maggiore è la percentuale di oro puro nel rivestimento.
Caratteristiche visibili
- Uniformità della placcatura: Un gioiello placcato di qualità avrà una superficie liscia e uniforme, senza sbavature o irregolarità nel colore.
- Brillantezza: L’oro placcato di buona qualità tende a riflettere una lucentezza calda e naturale, priva di toni eccessivamente gialli o artificiali.
- Peso e sensazione: I gioielli con una base di metalli più nobili, come l’argento, saranno più pesanti rispetto a quelli con base in ottone o rame. Questo può essere un indizio di maggiore qualità.
Certificati e garanzie
I produttori affidabili offrono certificati di autenticità che descrivono la tecnica di placcatura, lo spessore dello strato d’oro e il metallo di base. Richiedere queste informazioni è sempre un buon segno di trasparenza e qualità.
Differenze di prezzo e qualità
Il costo dei gioielli placcati in oro varia in base a diversi fattori, tra cui la caratura dell’oro, lo spessore dello strato d’oro e il metallo di base utilizzato. Comprendere queste variabili aiuta a distinguere i prodotti di qualità superiore da quelli meno pregiati.
Caratura dell’oro
L’oro a 24 carati, essendo quasi puro, ha un costo superiore rispetto all’oro a 14k o 18k, che contengono leghe per aumentarne la resistenza. Gioielli placcati con oro a 24k offrono una lucentezza più intensa e un colore più caldo, ma possono essere più delicati.
Spessore dello strato d’oro
Lo spessore dello strato d’oro incide significativamente sul prezzo e sulla durata del gioiello:
- Gold-Plated (placcato semplice): Solitamente meno costoso, con uno strato d’oro inferiore a 1 micron, adatto per un uso occasionale.
- Gold-Filled (laminato): Più costoso, ma anche più resistente, con uno strato d’oro che rappresenta almeno il 5% del peso totale del gioiello.
- Galvanizzazione di alta qualità: Gioielli con uno spessore di 3-5 micron sono più resistenti all’usura quotidiana e quindi hanno un prezzo superiore.
Metallo di base
Il metallo su cui viene applicata la placcatura influisce sul costo e sulla durata. Gioielli con base in argento 925 sono più costosi ma offrono una migliore resistenza alla corrosione rispetto a quelli con base in rame o ottone, che tendono a ossidarsi più rapidamente.
Lavorazione e design
Un design complesso o la realizzazione artigianale aumentano il costo, anche per i gioielli placcati. I pezzi unici o realizzati da designer noti avranno un valore maggiore.
CONSIGLI PER MANTENERE I GIOIELLI PLACCATI IN ORO
Puoi pulire delicatamente il tuo gioiello in Argento 925 placcato in oro, immergendolo in acqua tiepida e sapone neutro. Utilizza poi un pennello a setole morbide, può andar bene un piccolo pennello da make-up. Usa acqua corrente tiepida per sciacquarlo, lasciandolo asciugare naturalmente oppure aiutati con una fonte di aria calda. Scegli di non indossare il tuo gioiello quando svolgi attività sportive o giardinaggio, fai la doccia o dormi, per evitare di danneggiarlo.
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